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Musica & Concerti

Conquista Get Me Out, il primo singolo di Eros

    Comunicati Stampa, Musica & Concerti
Pubblicato da Uff.Stampa L.G - #num 11 2020

E' uscito il videoclip di "Get Me Out" il primo singolo di Eros, musicista e cantautore, che ha debuttato da qualche giorno su tutte le piattaforme musicali con un brano dal sound Rock misto a suggestioni sonore più moderne.

Il brano parla di come un amore viscerale, verso qualcuno o qualcosa, possa condurre ad una profonda sofferenza e ad un annientamento tale da non lasciare vie d'uscita. 

Il giovane artista, che per il suo debutto ha scelto di cantare in inglese per risaltare maggiormente il carattere universale delle tematiche trattate, ha sentito l'urgenza artistica di utilizzare il rock per esprimere il senso di alienazione con cui tutti, prima o poi, devono fare i conti. 

Il videoclip, realizzato interamente in interni asettici a Roma, è visibile su YouTube.

Da un punto di vista scenico, Eros ha scelto il minimalismo per rappresentare l'eterna lotta interiore fra bene e male. 

"Get Me Out" è il risultato di una lunga ricerca artistica che vuole anticipare l'inizio di un nuovo percorso sonoro. 


 

NOTE DELL'ARTISTA:

“Come la maggior parte delle canzoni, questo è un brano che nasce dopo aver vissuto esperienze personali che ti portano ad aver il bisogno di esprimerle, o se sono negative, “sputarle”. Proprio per questo motivo ho sentito l’esigenza di raccontarlo. Tirare fuori quello che si ha dentro aiuta a combattere il dolore. L’obiettivo di ogni artista credo sia quello di arrivare dritto al cuore e alla mente di chi ascolta, trasmettendo tutto tramite la scelta di parole di suoni. Io spero di averlo fatto. Scelgo di debuttare in inglese perché è la lingua che, musicalmente parlando, mi ha cresciuto e aiutato sempre, quindi decido di mostrarle una sorta di “riconoscenza”. Ora però comincerò a fare sul serio e partirà il mio percorso finalmente da “artista italiano” con tanti nuovi progetti.

Vivo e morirò per la musica, c’è una frase che uso sempre quando provo a sintetizzare quello che provo e quello che faccio.

“Provo a spiegarti come una singola nota, messa al posto giusto, possa farti credere di volare, o meglio , di non esistere.

Poi si, quando mi va, suono e canto."

(Eros)

 

Biografia:

Eros Nanni inizia il suo percorso musicale nel 2015, studiando pianoforte al Saint Louis College of Music di Roma.

Nel 2019 decide di tirare fuori la creatività che ha dentro, provandoci come artista. Comincia a scrivere testi e musiche, inizia anche a dilettarsi come produttore musicale. Il 23 ottobre del 2020 esce finalmente il suo primo singolo Get Me Out.

35 anni fa usciva "We Are The World": appuntamento con la Torre della Comunicazione della Suor Orsola Benincasa

    Comunicati Stampa, Musica & Concerti
Pubblicato da Ivan Guidone - #num 05 2020

Trentacinque anni fa Michael Jackson e Lionel Richie firmavano una delle canzoni di maggior successo dell’intera storia del pop, “We Are The World”. Prodotto dal leggendario Quincy Jones, il brano venne inciso dal supergruppo USA FOR AFRICA – dove "U.S.A." stava per ‘United Support Artists’ – costituito da 45 protagonisti e celebrità del mondo della musica. Oltre 100 milioni di dollari vennero raccolti grazie alla pubblicazione del singolo e interamente devoluti alle popolazioni dell’Etiopia, colpita da una drammatica carestia. Con oltre 20 milioni di copie vendute, il 45 giri “We Are The World” raggiunse le vette delle classifiche di tutto il mondo e si trasformò nel brano più venduto nella storia della musica fino a quel fatidico 1985, prima di conquistare anche 4 Grammy Awards in altrettante categorie.

Pochi mesi prima della sua pubblicazione, sul finire del 1984, il songwriter Bob Geldof si faceva promotore della nascita di LIVE AID, evento-simbolo della musica-live degli anni Ottanta e dell’intera storia del rock internazionale, di cui “We Are The World” divenne colonna sonora accanto alla canzone “Do They Know it’s Christmas?” del supergruppo britannico Band Aid: il LIVE AID fu il più ambizioso progetto di trasmissione satellitare internazionale mai realizzato fino all’epoca, con circa due miliardi di telespettatori in 150 Paesi del pianeta.

SABATO 23 MAGGIO 2020 (dalle 18.00 alle 19.00) la canzone di USA FOR AFRICA sarà al centro del sesto “Appuntamento con la Torre della Comunicazione”, ciclo di incontri settimanali che si tengono on-line sulla piattaforma didattica dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli ogni sabato pomeriggio e che sono curati dal giornalista e docente universitario Michelangelo Iossa, responsabile branding e comunicazione della Torre della Comunicazione dell’ateneo suororsolino.

Ospite speciale della lezione sarà lo scrittore e docente di Storia dell’Arte Luca Izzo, biografo italiano di Michael Jackson e autore – con Michelangelo Iossa – del volume “Michael Jackson – la storia e l’eredità artistica” pubblicato da Arcana Edizioni nel 2019, in occasione del decennale della scomparsa di Jackson.

Una palazzina dell’Ateneo che si trasforma in autentico ‘media center’ unico nel suo genere in cui allievi e professionisti della comunicazione uniscono le loro forze in un progetto didattico, formativo e produttivo.

La Torre della Comunicazione ospita, al suo interno, tre prestigiosi Master dell’Ateneo: il Master in Radiofonia, il Master in Cinema e Televisione (MCT) e il Master in Giornalismo.

La Torre della Comunicazione è un’autentica 'media tower' che sorge al centro di un complesso monumentale plurisecolare, l'Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa" di Napoli.

Uno spazio ‘nuovo’, aperto al dialogo tra i media, un luogo di formazione e un media service con dotazioni di ultima generazione: la Torre della Comunicazione ospita  una testata periodica, studi radiofonici, studi televisivi, sale proiezioni e sale per il montaggio, aree per riunioni di redazione, aule multimediali e molto altro.

È uscito "Saat Baar. Una vita, sette morti" di Loris Palmieri

    Comunicati Stampa, Musica & Concerti
Pubblicato da La Redazione - #num 04 2020

Lo scrittore vimercatese Loris Palmieri presenta “Saat Baar. Una vita, sette morti”, un romanzo psicologico basato sull’alchimia trasformativa e sulla crescita personale; una storia avvincente e piena di colpi di scena che tra prosa e poesia commuove e ispira il lettore a modificare il punto di vista sulla propria esistenza. Un viaggio doloroso ma necessario attraverso la consapevolezza e il cambiamento, una genuina riflessione filosofica sul senso della vita.

Titolo: Saat Baar. Una vita, sette morti
Autore: Loris Palmieri
Genere: Romanzo psicologico/esoterico
Casa Editrice: Self-publishing
Pagine: 208
Prezzo: 14,98 €
Codice ISBN: 979-12-200-58-179

«Ormai suppongo sia così con il Saat Baar, rivivere la fine di poche oscure locomotive: come vagone son ora io a farmi trasportare. Capisco che devo godermi tutto ed entrare fin quanto posso dentro l’anima di questa gente […]».

"Saat Baar. Una vita, sette morti" di Loris Palmieri non è solo un libro, ma un progetto artistico e letterario autofinanziato che punta a far riflettere il lettore sulla propria condotta di vita per poter ritrovare il contatto con il vero sé. È interessante in particolare il coinvolgimento attivo di chi legge, chiamato dall’autore a trovare trentacinque parole nascoste nel testo che alla fine comporranno la morale del romanzo. Un profondo pensiero filosofico accompagna infatti il lettore attraverso una storia che è metafora del viaggio dell’esistenza, in cui si nasce e si muore più volte; un ciclo di morte e rinascita rappresentato dal Saat Baar, pratica esoterica simile all’ipnosi regressiva, ma che in realtà è semplicemente il percorso di ogni essere vivente che nel dolore sperimenta la morte per poi rialzarsi e tornare a vivere più consapevole. L’autore parla del dolore come di una possibilità di crescita ed evoluzione: è tramite esso che si comprende di più di noi stessi, è tramite la sofferenza, anche quella più acuta, che si acquista consapevolezza del proprio vivere e di ciò che è davvero importante. Il romanzo è raccontato in prima persona ed è ambientato nella Torino del 1985; il protagonista è Carlo Perzieri, un uomo introverso e in conflitto con sé stesso, che non riesce a gestire la relazione con la moglie Cinzia a causa della sua incapacità di esprimere amore. E solo quando la perde in un tragico incidente, Carlo comincia a rendersi conto di aver fallito, di non aver vissuto intensamente: “sono stanco di tutto ciò che mi circonda: disilluso, freddo e cinico; odio il tempo ed il lento scorrere dell’orologio che intrappola la mia vita”. L’incontro con il santone Shamut Muun stravolge la sua esistenza e lo instrada su un percorso assurdo quanto provvidenziale: attraverso la segreta pratica di ipnosi profonda del Saat Baar egli entra in un coma apparente mentre la sua anima si incarna in sei corpi per vivere il loro ultimo giorno di vita terrena. Accettando di provare il dolore di ogni morte, egli potrà rinascere a nuova vita. Il romanzo è il racconto delle sue peregrinazioni di anima in anima, nel passato e nel futuro, all’interno di corpi sconosciuti fino a quello tanto amato della moglie defunta. Dopo ogni incarnazione che Carlo vive, a volte come spettatore, a volte come totale protagonista, egli riesce a riflettere sul senso della sua vita. Fino all’epilogo, straziante ma luminoso, che mescola le carte in tavola e lancia un forte messaggio di speranza e di cambiamento.

TRAMA. Carlo, dopo un grande dolore, cade preda di una forte depressione ed inizia a condurre in modo malsano la sua vita. Sarà l’incontro fortunato con il santone Shamut a dargli la forza per iniziare un nuovo cammino che lo porterà a sperimentare il dolore attraverso una misteriosa pratica esoterica di origine indiana: il "Saat Baar". Durante il suo percorso egli vivrà l'ultimo giorno di vita di alcuni personaggi con cui riconoscerà di avere delle enormi affinità; il dolore lo aiuterà a crescere e a migliorarsi. Un romanzo psicologico con contenuti esoterici, incentrato sul difficile rapporto di Carlo con sé stesso e del grande, ma complicato amore per la moglie Cinzia. L'amore visto dagli occhi di un uomo incapace di esprimere le proprie emozioni e con grandi conflitti interiori, ma fortemente motivato a cambiare.

L’AUTORE È DISPONIBILE A RILASCIARE INTERVISTE
Per richiedere e/o prenotare intervista
iltaccuinoufficiostampa@gmail.com

BIOGRAFIA. Loris Palmieri nasce a Vimercate (MB) nel 1984, vive a Rieti ma lavora a Roma. Scrittore e musicista, dopo aver frequentato un corso come produttore e tecnico del suono crea e produce due dischi pop/rock, uno in lingua inglese nel 2012 e uno in italiano nel 2013, pubblicati sotto l’etichetta Lunarock Records. Ha lavorato inoltre come redattore curando la pagina di informazione musicale e scouting presso un giornale locale e ha creato un sito internet dedicato ad artisti emergenti (recensionimusicali.com). “Saat Baar. Una vita, sette morti” (Self-publishing, 2020) è il suo romanzo d’esordio.

Musica: nuovo progetto musicale per il rapper piemontese Rames

    Comunicati Stampa, Musica & Concerti
Pubblicato da La Redazione - #num 04 2020

Ritorna il rapper Rames con il suo messaggio di positività e il lancio di un altro progetto musicale.

Torna a farsi sentire più forte di prima il rapper piemontese Rames e in questo periodo di paura e isolamento, ripropone il suo successo “Io”. Il singolo uscito a luglio ma è di grande attualità col suo messaggio di grinta e positività.

L’artista che nei suoi testi affronta il disagio giovanile, il malcontento sociale e le contraddizioni del mondo moderno non rinuncia alla sfida e contrattacca con grande energia e con messaggi carichi di positività.

I suoi brani sono decisi ma armoniosi, curati e movimentati. Lo stile musicale è caratterizzato da ritmiche coinvolgenti e appassionanti che rappresentano una vera doccia fredda per chi si sente spento e ha bisogno di una potente carica di energia.

I suoi pezzi descrivono fatti di vita quotidiana, a volte caratterizzati da negatività e pessimismo, ma Rames non ha alcuna intenzione di rassegnarsi e arrendersi anzi incita ognuno di noi a lottare per cambiare in positivo le nostre vite.

L’artista sta lavorando al progetto remake di “Playrames”, uno dei suoi dischi più importanti che compie 10 anni dalla prima uscita. Il progetto si articola in due fasi: nella prima, già iniziata, il rapper fa un grande regalo ai suoi ammiratori caricando gratuitamente i brani originali su YouTube. La seconda fase porterà prossimamente all’uscita del remake, con nuove collaborazioni e produzioni musicali, sulle varie piattaforme musicali online e in radio.

Note sull’artista

Alessio, in arte Rames nasce nel 1986 a Chieri, alle porte di Torino, e si scopre fin da piccolo appassionato di musica, nel 1996 il decisivo incontro con l'hip hop. Nel 2002 esce "Zonastretta", il primo album autoprodotto. Nel 2006, l'album omonimo, "Rames", affronta tutti i lati di Alessio, anche i più nascosti ed intimistici, e la sua visione del mondo, della musica, e dei rapporti con gli altri che ogni giorno affrontiamo. "Playrames" nasce dall'idea di separare il lato nero e il lato bianco dentro le creazioni del rapper, che dell'alternanza fra uno stile allegro e disimpegnato e uno stile cupo e introspettivo ha fatto una caratteristica peculiare. Dal 2013 in poi Rames lavora all’autopromozione portando il giro la sua musica, i suoi remix e il suo nome lavorando nel frattempo al suo nuovo lavoro “Movimenti e piani”. Anche questo ultimo lavoro muove le attenzioni dei media che lo definiscono una web cam sulla realtà. “Movimenti e piani” porta Rames a essere trasmesso in radio e entrare nella classifica musicale italiana "Indie Music Like" e a scalare la classifica europea "Euro Indie Musichart" arrivando alla tredicesima posizione nelle top20.

Link di riferimento:

  • iTunes: https://goo.gl/LfKBxy​
  • Google Play: https://goo.gl/CE22ua​
  • www.facebook.com/playrames
  • https://www.youtube.com/user/playrames
  • www.instagram.com/playrames

Ufficio Stampa
info@ufficiostampaecomunicazione.com

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